A Qamsar, Niasar e altre piccole città intorno a Kashan, ogni anno in primavera ci si dedica all’estrazione dell’acqua di rose: una vera e propria cerimonia che dà origine a un Festival che attare nella regione di Kashan fino a 80.000 personeal giorno.
I raccoglitori di rose arrivano alle cinque del mattino e lavorano fino a pomeriggio inoltrato per raccogliere le rose di Damasco e portarle alla pesatura. Questo è l’ingrediente principale: uno dei fiori più belli e profumati al mondo cresce in un’area desertica dell’Iran. L’alta qualità è proprio dovuta alle condizioni naturali e climatiche in cui queste rose crescono.
Il procedimento per estrarre la famosa acqua di rose è completamente artigianale e sembra risalire all’epoca dell’Impero dei Safavidi. Ci vogliono 30 kg di fiori e 70 litri d’acqua per ottenere 40 litri di preziosa essenza di rose. I fiori e l’acqua sono messi in pentoloni di rame sigillati con i coperchi e, dopo ben quattro ore, si arriva finalmente ad ebollizione. Il vapore che si ottiene viene raffredato tramite contenitori riempiti d’acqua fredda e si trasforma così in acqua di rose.
L’Iran, con circa 26 mila tonnellate distillate ogni anno, è il più grande produttore del mondo. L’autentica acqua di rose di Qamsar si trova solo nei Paesi arabi e in Francia, dove viene esportata per produrre profumi e creme.
Se oltre a visitare un Paese ricco di storia e di grande fascino, voleste anche assistere a questa attività tradizionale, questo straordinario viaggio vi porterà fino alle porte del deserto del Lut.