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Everest Campo Base Express è un Trekking in Nepal di media difficoltà della durata complessiva di 15 giorni (di cui 11 di trekking). Adatto a chi abbia poco tempo, permette di percorrere uno degli itinerari più famosi al mondo e prevede di ammirare l’Everest dal Kala Pattar (5.545 m).
Questo trekking in Nepal al Campo Base dell’Everest può essere organizzato su base individuale (min 2 pax) anche in altre date rispetto a quelle proposte. Contattateci per richiedere programma e preventivo.
Situata sulle pendici meridionali dell’immensa catena del Khumbu Himal, la regione del Solu-Khumbu comprende due zone geograficamente assai differenti: a sudovest il Solu ed a nordest il Khumbu, quasi interamente compreso nel parco nazionale del Sagarmatha (madre degli Dei) nome che ha per i locali la montagna più alta del mondo, l’Everest. La regione ha sempre esercitato un forte fascino su esploratori, alpinisti e amanti dell’avventura, per le alte montagne e per essere la regione degli Sherpa, celeberrimi per la loro ospitalità nei villaggi abbarbicati a quattromila metri di quota, per la loro resistenza alle alte quote. Chi intraprende questo itinerario, a ragione uno dei più famosi del mondo, vive esperienze uniche. Se a Namche Bazar si ritrova l’atmosfera un po’ caotica di Kathmandu a Tengboche prevale il misticismo: in uno dei luoghi più belli e sacri del mondo vi è uno dei monasteri buddisti più ricchi di storia e di tradizioni. L’itinerario si completa con la salita al Kala Pattar, a 5623 metri di quota, dalla quale si ha un’esaltante vista dell’Himalaya.
Partenza dall’Italia con volo di linea. All’ arrivo nella capitale nepalese, dopo le formalità di ingresso, trasferimento in albergo e sistemazione. Nel pomeriggio trasferimento a Mulkot e all’arrivo sistemazione in modesto albergo. Trattamento: pernottamento e prima colazione.
Alle prime luci del mattino trasferimento a Ramcheap da dove un piccolo aereo porta a Lukla, un grazioso villaggio posto a mezza costa nella vallata del Dudh Kosi, con un atterraggio che già di per sé offre sensazioni di alta montagna. Qui ha inizio il trekking con le formalità di rito: scelta dei portatori o degli yak e suddivisione dei carichi. Infine, uscendo da Lukla, sì raggiunge il sentiero principale a Choplung. Il percorso è in leggera discesa fin quasi sul greto del fiume Khosi da dove risale per una ripida ma breve scalinata di pietra sino al villaggio di Phakgdingma dove si pernotta.
Affrontando il primo ponte sospeso ci si porta sulla riva ovest del Dudh Kosi e attraversata una foresta di pini e rododendri si entra nel villaggio di Benkar. Superati un paio d’affluenti si risale lungo un canyon fino a Mondo da dove il sentiero scende al grande ponte sospeso e giunge a Jorsale. Questo è l’ultimo villaggio prima di Namche Bazar, qui inizia il Parco Nazionale Sagarmatha e qui è riscossa la tassa d’entrata al Parco. Poco oltre, il percorso si fa più ripido e, a zig-zag, sale sin sotto Namche Bazar, capitale della regione degli Sherpa. La tappa è impegnativa per la ripida salita ma l’arrivo a Namche dove si pernotta fa dimenticare la fatica.
È consigliato fermarsi un giorno a Namche per acclimatarsi all’alta quota e per scoprire piccole realtà tra le case di questo unico villaggio di montagna, ora più simile ad un centro di villeggiatura. La domenica ha un certo interesse il mercato all’aperto. Consigliamo, se si è abbastanza in forma, l’escursione fino a Shyangbochen (3720 m) da dove si ha una spettacolare vista del Kangtega, del Thamserku e altre vette prestigiose o dirigersi verso Thame da dove il villaggio si mostra nella sua forma più insolita: un agglomerato a ferro di cavallo.
Da Namche si raggiunge l’intersezione del sentiero che porta a Gokyo. Da qui si scende fino al Dud Kosi e si risale fino al monastero di Tengboche, dove si pernotta. Il monastero, fondato circa novant’anni fa dal lama Gulung, dipendeva dal monastero di Rongbuck, in Tibet. Nel 1933 fu raso al suolo da un terremoto e gradualmente ricostruito, grazie ad interventi finanziari internazionali. Alla fine degli anni ’80, quasi alla conclusione dei lavori, un incendio lo ha nuovamente distrutto. La ricostruzione è terminata nel 1997. Tengboche costituiva il centro buddista più potente della regione. Dopo l’invasione cinese in Tibet e la conseguente distruzione di Rongbuck, recentemente ricostruito, aveva ereditato una funzione guida anche nei confronti dei vicini territori tibetani. Si pernotta al cospetto della più nota e bella montagna del mondo: l’Ama Dablam.
Si prosegue fino a Periche. Qui sorge un piccolo ospedale che, nei periodi di massima affluenza, rimane aperto per ricerche sul mal d’alta montagna e per prestare soccorso a chi si trova in difficoltà con la quota. È l’ultimo villaggio perennemente abitato della valle. Impressionanti sono la cresta nord dell’Ama Dablam e la parete sud del Lhotse.
Oltre Periche non vi sono più villaggi permanentemente abitati ma solo insediamenti stagionali per i pastori. Un breve ma ripido pendio porta all’alpeggio di Karpo poi si prosegue in alternanza sino a Dughla (4620 m) e infine a Lobuche.
La superba vista della parete del Nuptse è il primo regalo che una giornata tersa può regalare. L’ascesa al Kala Pattar non presenta difficoltà tecniche ad eccezione della quota elevata che si raggiunge. Si parte molto presto la mattina e dopo aver superato la ripida morena del Khumbu Glacier si devia fino alla piramide del CNR e successivamente si raggiunge Gorap Shep da dove inizia la salita su sfasciume seguendo degli “ometti” di pietra. Poco prima della punta, tempo permettendo, si ha una splendida vista sulla parete sud dell'Everest, del Colle Sud, del Lhotse e del Nuptse. Si rientra a Lobuche dove si pernotta.
Si scende in fretta a Periche e si prosegue per Dingboche per una escursione nella valle dell’Imjia Khola fin sotto le pareti del Lhotse e dell’Ama Dablam. Si rientra in serata a Periche. Questa giornata può essere considerata come recupero nel caso il giorno precedente non fosse stato possibile effettuare la salita al Kala Pattar.
Si ridiscende verso la fine della valle seguendo il percorso fatto all’andata.
Nella giornata si lascia la regione del Solu-Khumbu rientrando in aereo a Ramcheap e poi, in auto, a Kathmandu. All’arrivo sistemazione in albergo. Situata a 1350 m, Kathmandu è posta al centro dell’omonima valle e si estende su di un’area di cinque chilometri quadrati. La città è nota per la sua caratteristica architettura: pagode a tetti sovrapposti, palazzi di legno scolpito e in cotto, templi dagli esuberanti ornamenti e affollatissimi bazar come Durbar Square o il trafficato Thamel, punto d’incontro di tutte le genti che visitano il Nepal. Negli ultimi tempi il traffico si è fatto caotico così la gente preferisce la tranquillità dei centri vicini come Bhaktapur, Patan, Kirtipur un tempo sedi di re e perciò ricche di storia e di templi. A sera la vista della valle assume colori irreali se vista dalla collina di Swayambhunath, sede dei più antichi templi del Nepal con lo sfondo delle bianche vette del Lirung. La città ha un che di magico ancor oggi, forse è la sua storia, forse la sua gente, povera ma dignitosa, ricca d’interiorità e alla quale non manca mai il sorriso. Trattamento: pernottamento e prima colazione
Mattinata a disposizione e nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e volo intercontinentale con arrivo il giorno successivo.
Organizzazione trekking Nepal: Abbiamo previsto il solo pernottamento nei lodge per dare la possibilità ai nostri trekker di scegliere autonomamente quello che intendono consumare senza vincoli di budget. Durante le giornate di cammino i pasti sono preparati con prodotti locali. Ad una colazione di tipo occidentale seguono un pasto freddo o box lunch, a metà giornata, il tè all’arrivo al campo e una cena calda. I materiali comuni e l’equipaggiamento dei partecipanti sono trasportati da portatori o da yak. Alla fine d’ogni giornata i bagagli sono riconsegnati ai relativi proprietari. I partecipanti devono portare solo un piccolo zaino personale con il necessario per la giornata. La gestione locale del trekking è affidata alla nostra agenzia corrispondente che mette a disposizione del gruppo una guida parlante inglese e i portatori.
Dove dormiamo: per il pernottamento durante il trekking si utilizzano i lodge che si trovano lungo il percorso. È utile avere un buon sacco piuma. Kathmandu e le città principali hanno una struttura alberghiera varia e di buon livello.
Euro | Quota di Partecipazione |
---|---|
1.450 | Min 8 pax (esclusi voli internazionali) |
1.750 | Min 4 pax (esclusi voli internazionali) |
da 1.150 | Voli di linea Milano/Kathmandu e ritorno in economica (tasse e bagaglio incluso) |
250 | Supplemento Camera Singola (in hotel) |
La quota comprende:
• voli domestici Ramcheap/Lukla e ritorno con franchigia bagaglio di 10 kg + bagaglio a mano (5 kg)
• trasferimenti da/per gli aeroporti in Nepal
• trasferimenti interni via terra come da programma
• sistemazione in camera doppia con servizi in Hotel 3* a Kathmandu e 3* a Mulkot (trattamento prima colazione)
• trekking come da programma con servizio di guida locale di lingua inglese
• trasporto bagaglio personale (max 16 Kg) e materiali comuni
• sistemazione in lodge con trattamento di solo pernottamento
• trekking permit e park fees
• assicurazione annullamento/interruzione viaggio (sui servizi a terra), assistenza, rimborso spese mediche e bagaglio
La quota non comprende:
• voli internazionali di linea Milano/Kathmandu e ritorno in classe economica
• tasse aeroportuali, tasse d’imbarco all’estero
• pasti principali
• bevande, mance, extra di carattere personale
• visto nepalese ottenibile in loco ($40)
• assicurazioni personali
• tutto quanto non espressamente indicato alla voce “La quota comprende”.
NB: i servizi sono stati quotati al cambio del dollaro e tariffe aeree del 05.012024. Eventuale adeguamento sarà comunicato 21 giorni prima della partenza.