Partenza per Kathmandu con voli di linea secondo il piano di volo scelto e all’arrivo nella capitale nepalese, dopo le formalità di ingresso, trasferimento e sistemazione in albergo. Situata a 1350 m, Kathmandu è posta al centro dell’omonima valle e si estende su di un’area di cinque chilometri quadrati. La città è nota per la sua caratteristica architettura: pagode a tetti sovrapposti, palazzi di legno scolpito e in cotto, templi dagli esuberanti ornamenti e affollatissimi bazar come Durbar Square o il trafficato Thamel, punto d’incontro di tutte le genti che visitano il Nepal. Negli ultimi tempi il traffico si è fatto caotico cosi la gente preferisce la tranquillità dei centri vicini come Bhaktapur, Patan, Kirtipur un tempo sedi di re e perciò ricche di storia e di templi. A sera la vista della valle assume colori irreali se vista dalla collina di Swayambhunath, sede dei più antichi templi del Nepal con lo sfondo delle bianche vette del Lirung. La città ha un che di magico ancor oggi, forse è la sua storia, forse la sua gente, povera ma dignitosa, ricca d’interiorità e alla quale non manca mai il sorriso.

Lasciata Kathmandu si procede verso sud ovest lungo la Kathmandu - Pokhara Highway e dedicata al re Prithvi che unificò il Nepal. La strada è un continuo saliscendi attraverso le alte colline pre-himalayane scolpite dalle risaie a terrazza. A Gorkha, antica capitale di un piccolo regno locale, si devia verso nord fino a Jagat dove si pernotta in lodge. Il secondo giorno si comincia a camminare percorrendo una tappa piuttosto corta e facile per iniziare a entrare nella forma giusta per i giorni successivi. Pernottamenti in lodge

Per giungere a Chame si attraversano splendidi boschi di rododendri e conifere e in prossimità di Latomanang, si assiste allo spettacolo di una cascata che si getta nella Marsyangdi Kola. A Chame esistono delle sorgenti d’acque calde dove, al termine di questa tappa faticosa e spesso in salita, si può fare un bagno ristoratore. Dal villaggio si ha una spettacolare vista sul Lamjung Himal e sull’Annapurna II.

La valle ora si apre e l’anfiteatro della catena dell’Annapurna con i suoi satelliti abbraccia lo sguardo. Pisang è il primo villaggio di etnia tibetana. La visione del Lamjung e dell'Annapurna accompagna la marcia per tutto il giorno, mentre si attraversano boschi di conifere per raggiungere il nuovo villaggio di Pisang, situato alla base dell'accesso all’Annapurna IV. Sulla sponda sinistra esiste tuttora la vecchia Pisang: tra le case tibetane, le bandiere delle preghiere colloquiano con un vento incessante. Più isolato un piccolo gompa: luogo di grande fascino, dal quale si gode una vista splendida sugli Annapurna.

Il paesaggio tipicamente alpino lascia il posto ad un ambiente più arido tipico dell’alta quota. Il primo villaggio sul sentiero è Braga, bellissimo centro con le case dai tetti piatti in stile tibetano ed un monastero ben conservato. La gente del posto è principalmente tibetana, arrivata qua durante l’invasione cinese del 1959. Si prosegue fino a Manang che fu uno dei centri più importanti per il commercio tra Nepal e Tibet. I Manangi hanno caratteristiche tipiche delle genti tibetane, sono molto religiosi e sebbene il commercio con il Tibet non passi più da queste valli hanno conservato innato il senso dei loro padri. A Manang fanno cornice montagne impressionanti come il Gangapurna (7.455 m) e il Tilicho Peak (7.134 m).

Giornata dedicata all’acclimatamento. Pernottamento in lodge.

Tra villaggi che si mimetizzano nel paesaggio desertico si attraversano pascoli per yak. In questa zona l'unica risorsa è la pastorizia (anche i campi di patate ben presto scompaiono). Raggiungiamo infine Phedi, dopo una faticosa salita lungo un buon sentiero. Secondo le condizioni di innevamento si deciderà a quale ora iniziare la salita al Thorong Là (5.415 m) che, se effettuata di notte, permetterà di raggiungere la cima all'alba e di godere una vista spettacolare che spazia sino all'Annapurna I. La salita al passo non comporta difficoltà tecniche anche se la quota e la lunghezza del percorso possono far sentire un certo affaticamento. È una tappa lunga e impegnativa ma ampiamente ripagata dal panorama e dai paesaggi che si incontrano. Rapida discesa fino a Muktinath, luogo da secoli sacro ai buddisti e agli induisti, meta di grandi pellegrinaggi. Il giorno successivo, dopo aver visitato il monastero, si raggiunge Jomson con una camminata di circa 5 ore. Pernottamenti in lodge.

Nella mattinata volo per Pokhara e in coincidenza volo per Kathmandu e all’arrivo nel pomeriggio trasferimento in albergo.

Giornata dedicata alla visita libera della città. Situata a 1350 m, Kathmandu è posta al centro dell’omonima valle e si estende su di un’area di cinque chilometri quadrati. La città è nota per la sua caratteristica architettura: pagode a tetti sovrapposti, palazzi di legno scolpito e in cotto, templi dagli esuberanti ornamenti e affollatissimi bazar come Durbar Square o il trafficato Thamel, punto d’incontro di tutte le genti che visitano il Nepal. Negli ultimi tempi il traffico si è fatto caotico così la gente preferisce la tranquillità dei centri vicini come Bhaktapur, un tempo sede di re e perciò ricca di storia e di templi. Pernottamento in albergo.

In mattinata trasferimento in aeroporto e volo per Milano. Arrivo in serata.