Sicurezza in viaggio

News

Viaggio sul K2 tra Emozioni e Difficoltà: Racconto di Federica del Trekking lungo il Ghiacciaio del Baltoro

22 Aprile 2024

Federica, reduce da tre mesi di trekking in Nepal, si è trovata di fronte a un’impresa completamente diversa. Il trekking al campo base del K2 si è rivelato un percorso tosto e durissimo, ben diverso dai sentieri nepalesi che aveva percorso precedentemente. La principale differenza risiede nell’itinerario stesso: gran parte del trekking si snoda lungo un ghiacciaio irregolare, in continuo movimento, rendendo l’esperienza estremamente impegnativa dal punto di vista fisico. 

La differenza più significativa rispetto al Nepal è la sensazione di essere in mezzo al nulla. Nel corso di questo trekking, ogni attività, compreso il riposo notturno, si svolge in tenda. Questo aspetto aggiunge un ulteriore livello di stress fisico e mentale all’esperienza, poiché ci si trova completamente immersi nella natura selvaggia e incontaminata, senza alcuna infrastruttura di supporto. 

Federica, con la sua esperienza diretta, racconta di aver preso una “tranvata” durante il trekking al K2, intendendo che, nonostante il suo allenamento e la preparazione derivati dai mesi trascorsi in Nepal, questa avventura ha rappresentato una sfida che l’ha veramente messa alla prova. 

Il campo base del K2 non è solo un luogo fisico, ma un crocevia di emozioni, sfide e paesaggi mozzafiato. Daniele e Federica ci condividono preziose “tips” per affrontare al meglio questa incredibile avventura, invitando i futuri esploratori a prepararsi a un’esperienza che andrà ben oltre la semplice camminata, immergendoli in una delle montagne più affascinanti e ricche di storia al mondo. 

 

Stress, freddo e necessità di allenamento 

Uno degli aspetti più impegnativi del trekking al campo base del K2 è rappresentato dal pernottamento in tenda, un’esperienza che, per ben 18 giorni, diventa parte integrante del viaggio. La domanda sorge spontanea: quanto incide questa sfida sulla valutazione complessiva del trekking? La risposta risiede nell’importanza di un’attrezzatura adeguata che, se scelta con cura, può contribuire a mitigare lo stress e a creare un ambiente più confortevole. 

All’inizio, l’adattamento è più complicato, ma con l’equipaggiamento giusto, il peso di dormire all’aperto si fa meno oneroso. Le spedizioni al campo base del K2 sono ben organizzate, con diversi tendoni e un supporto fondamentale da parte dei portatori, che gestiscono gran parte delle attività logistiche. La chiave del successo, però, sta nella scelta dell’attrezzatura personale: un materassino isolante e un sacco a pelo di qualità sono essenziali. Il comfort notturno influenza direttamente il livello di stress, e la mancanza di riposo a causa del freddo può rendere l’esperienza più difficile. 

Rispetto al Nepal, il contesto pakistano aggiunge un ulteriore livello di impegno. Tuttavia, le spedizioni organizzate sono dotate di tutto il necessario per garantire un percorso sicuro e confortevole. La gestione competente dei portatori permette agli escursionisti di concentrarsi maggiormente sulla scelta accurata dell’attrezzatura personale. 

L’esperienza del trekking, secondo chi l’ha vissuta, si sviluppa in ogni fase dei 18 giorni. La sfida non si esaurisce mai, ma è proprio questo che rende il viaggio indimenticabile. La bellezza selvaggia e incontaminata dell’ambiente pakistano, isolato e non contaminato, offre un’immersione totale nella natura. Il trekking diventa un viaggio intriso di sacralità, soprattutto quando si raggiunge Concordia, con il magnifico K2 che si staglia maestoso all’orizzonte, se la fortuna assiste con un clima sereno. 

La suggestione del campo base o del memoriale, con le targhe commemorative degli alpinisti deceduti, aggiunge un tocco di spiritualità e solennità a un’esperienza che va ben oltre la semplice camminata, trasformandola in un’avventura che tocca profondamente l’animo di chi decide di affrontarla. 

 

Paragone tra Campo Base dell’Everest e Trekking in Pakistan 

Iniziamo con la valutazione della difficoltà: il Campo Base dell’Everest viene valutato a 6,5 su 10, una sfida significativa ma gestibile per chi è ben allenato e abituato all’altitudine. Nel caso del trekking in Pakistan, la difficoltà aumenta a un punteggio di 8,5/9. Questo delta è attribuibile alla natura impegnativa del terreno, caratterizzato da sali e scendi faticosi, infinite colline di ghiaccio e terreno instabile. Il trekking in Pakistan richiede una dose di fortuna sia per quanto riguarda le condizioni del terreno che il meteo, rendendo l’esperienza più sfidante e demotivante a tratti. 

Le condizioni igieniche aggiungono un ulteriore livello di difficoltà in Pakistan, con la possibilità di stare male a causa di problemi come la dissenteria. Trovarsi in mezzo al nulla amplifica la probabilità di inceppi fisici, creando un ambiente selvaggio e impervio. 

Tre parole che descrivono entrambe le esperienze di trekking: sfidante, selvaggio e.… imprevedibile. La natura selvaggia del terreno e le incognite legate al clima rendono entrambi i trekking un’avventura unica e imprevedibile. 

Un elemento fondamentale in entrambe le esperienze è il contatto con i portatori. Nel trekking in Nepal, il numero di portatori è proporzionato al numero di trekker. In Pakistan, la logistica si complica ulteriormente con la presenza di portatori per i trekker e portatori aggiuntivi per trasportare cibo e materiali essenziali. Ogni trekker ha a disposizione ben 4 portatori, creando un legame più dispersivo rispetto all’esperienza in Nepal. La comunicazione in Pakistan diventa più complessa, con la maggior parte dei portatori che non parla inglese, ma che comunica attraverso gesti e sorrisi, creando momenti di bellezza unici ma sfidanti dal punto di vista umano. 

 

Il viaggio tra emozioni e difficoltà 

La straordinaria avventura di Daniele e Federica nel trekking al campo base del K2, attraverso il ghiacciaio del Baltoro, emerge come un percorso carico di sfide, emozioni e straordinarie bellezze naturali. La loro testimonianza offre un affascinante confronto tra la natura selvaggia del K2 in Pakistan e l’atmosfera più consolidata del Campo Base dell’Everest in Nepal. 

 

Parti con Focus  

Se desideri organizzare il tuo viaggio, guarda tutti i nostri itinerari e contattaci per ulteriori informazioni o per prenotare il tuo prossimo viaggio.  Se hai domande sul mondo del trekking non esitare a contattarci! Puoi farlo tramite i nostri canali social su Facebook e Instagram o direttamente qui.  

Articoli recenti

Sicurezza in viaggio